vendredi 22 décembre 2023

Anna Boschetti, Teoria dei campi, Transnational Turn e storia letteraria

 


Anna Boschetti

Teoria dei campi, Transnational Turn  

e storia letteraria 

Quodlibet 

Quodlibet Studio. Letteratura tradotta in Italia

 2023

 

 

Présentation de l'éditeur

Negli ultimi decenni del Novecento sono avvenute due conquiste teoriche che, insieme, stanno cambiando la storia della cultura e dei saperi. La teoria dei campi di Pierre Bourdieu, costruita progressivamente, attraverso un costante confronto con la ricerca empirica, ha trasformato gli occhiali con cui guardiamo la realtà e gli strumenti con cui cerchiamo di spiegarne il funzionamento. Il Transnational Turn ha messo in discussione il “nazionalismo metodologico” tradizionale, costringendoci a rileggere ogni fenomeno culturale – anche quelli che, a prima vista, dipendono solo da logiche locali – come prodotto di processi transnazionali.
Il primo capitolo ricostruisce la genesi del pensiero di Bourdieu e presenta le ipotesi che lo caratterizzano, soffermandosi sulla ricerca dedicata al campo letterario, dato il ruolo seminale che essa ha avuto nell’elaborazione del modello. Il secondo capitolo ripercorre i momenti salienti della riflessione che, in contesti geopolitici e disciplinari molto diversi, ha contribuito al Transnational Turn, trasformando anche la prospettiva delle ricerche che si ispirano alla teoria dei campi. I capitoli seguenti analizzano tre aspetti della storia letteraria italiana nel secondo dopoguerra, utilizzando gli strumenti forniti da questa duplice conversione dello sguardo.

Table des matières
  • Introduzione
  • Nota ai testi
  • Capitolo primo. Genesi e sviluppi della teoria dei campi
  • 1. Perché la letteratura?
    • 1.1. La rilevanza della letteratura per una teoria del simbolico; 1.2. La letteratura come forma di conoscenza; 1.3. Il contesto intellettuale
  • 2. La teoria dei campi
    • 2.1. Genesi della nozione di campo; 2.2. Una visione strutturale, agonistica e costruttivistica); 2.3. Le forme di capitale, la posizione degli intellettuali nel campo del potere, le traiettorie; 2.4. Contro l’economicismo e l’utilitarismo; 2.5. La «teoria della pratica»; 2.6. L’illusio; 2.7. Autonomia e effetto di «rifrazione»
  • 3. Le Regole dell’arte
    • 3.1. Autonomizzazione e bipolarizzazione del campo; 3.2. L’opposizione tra posizioni consacrate e avanguardie; 3.3. La spiegazione del cambiamento; 3.4. La produzione delle categorie di classificazione e del valore; 3.5. Le condizioni sociali della ricezione e della fruizione; 3.6. Principi di una scienza delle opere; 3.7. Per un «corporativismo dell’universale»; 3.8. La tentazione normativa; 3.9. Ottica nazionale e prospettiva transnazionale
  • Capitolo secondo. Il Transnational Turn
  • 1. I contributi anglo-americani
  • 2. La Polysystem Theory, i Translation studies, il concetto di «transfert»
  • 3. La World Literature secondo Franco Moretti
  • 4. La rivoluzione conservatrice di David Damrosh
  • 5. La repubblica mondiale delle lettere secondo Pascale Casanova
  • 6. Sviluppi e applicazioni transnazionali della teoria dei campi
    • 6.1. La sistematizzazione di Gisèle Sapiro; 6.2. La storia delle culture in Europa; 6.3. Spazi transnazionali multiculturali e plurilingui: la fabbrica dei «classici africani»; 6.4. La letteratura algerina tra polo francofono e polo arabofono; 6.5. La storia della letteratura italiana in una prospettiva transnazionale
  • 7. Progressi della collaborazione scientifica transnazionale
  • Capitolo terzo. Il campo letterario italiano nel contesto internazionale (1945-1970)
  • 1. Lo stato del contesto europeo
  • 2. Francia e Italia. Affermazione del modello “engagé”
  • 3. La messa in discussione dell’engagement in Italia e in Francia
  • 4. Forme e limiti dell’engagement degli scrittori in Germania federale
  • 5. Circolazione, gerarchie e scambi transnazionali
  • Capitolo quarto. La genesi delle poetiche e dei canoni. Esempi italiani (1945-1970)
  • 1. Autonomia e engagement
  • 2. Spazio letterario internazionale e logiche nazionali
  • 3. Due outsider
  • 4. Le posizioni dei produttori
  • 5. L’originalità del «Politecnico» rispetto a «Les Temps modernes»
  • 6. La tensione tra impegno politico e ricerca letteraria durante la Guerra fredda
  • 7. Nuovi entranti e cambiamento. «Officina»
  • 8. «Il Menabò», o come evitare di trovarsi «chiusi fuori»
  • 9. La resistibile sfida della Neoavanguardia
  • 10. Come si diventa classici
  • 11. Passato e presente
  • Capitolo quinto. La traiettoria di un passatore di frontiere. Elio Vittorini
  • 1. Genesi delle disposizioni e prime prove
  • 2. Un’estetica modernista e pop
  • 3. Il rapporto con i modelli stranieri
  • 4. La trasformazione dei canoni attraverso il lavoro editoriale e le riviste
  • Bibliografia

Anna Boschetti ha insegnato letteratura francese all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha lavorato con Pierre Bourdieu ed è membro corrispondente del CESSP di Parigi. Tra le sue pubblicazioni L’Impresa intellettuale. Sartre e “Les Temps modernes” (1984), La poésie partout. Apollinaire “homme-époque”, 1898-1918 (2001), La rivoluzione simbolica di Pierre Bourdieu (2003), L’espace culturel transnational (2010), Ismes. Du réalisme au postmodernisme (2014).

 

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