Carlotta Sorba
Il melodramma della nazione
Politica e sentimenti nell'età del Risorgimento
Politica e sentimenti nell'età del Risorgimento
Laterza
Storia e Società
2015
Présentation de l'éditeur
«Qui stretti in famiglia giuriamo guerra eterna di sterminio a quelle
belve vestite di umana forma, ai crudeli che questa terra dilaniano che,
non sazi dei nostri tesori, il sangue stesso ci succhiano. Vendetta!
Vendetta! Lo giuriamo!». È una pagina di unmélodel 1848, dove
una giovinetta di forte tempra morale giura di combattere il nemico
austriaco che opprime, sevizia, perseguita la patria succube da secoli
dello straniero.
Una straordinariaesaltazione percorre in Italia le battaglie risorgimentali, mentre il lessico delle emozioni e dei sentimenti invade la politica. Persino i più moderati tra i patrioti utilizzano linguaggi, narrazioni, gestualità che risuonano di enfasi e di estremismo etico e si richiamano a quella immaginazione melodrammatica che, dalla fine del Settecento, attraversa in tutta Europa il teatro e la letteratura di finzione. È dunque sulle scene di Parigi, di Londra e di Milano che inizia il percorso di questo volume, perché è lì che per la prima volta si propongono testi insieme lacrimevoli e spettacolari, adatti a un pubblico largo e non acculturato. Ma è nell’Italia del 1848 che il melodramma della nazione esprime al meglio le sue potenzialità, permeando di sé i discorsi e la comunicazione politica, come le pratiche e i corpi dei patrioti, in un crescendo di pathos e teatralità.
Basandosi su una documentazione inconsueta – romanzi e testi teatrali minori, storie d’Italia narrate al popolo, giornali di moda e di teatro, materiali di propaganda – Carlotta Sorba esplora l’intreccio tra politica e mélo, gettando una luce nuova sugli strumenti espressivi della politica moderna e sulle loro radici storiche.
Una straordinariaesaltazione percorre in Italia le battaglie risorgimentali, mentre il lessico delle emozioni e dei sentimenti invade la politica. Persino i più moderati tra i patrioti utilizzano linguaggi, narrazioni, gestualità che risuonano di enfasi e di estremismo etico e si richiamano a quella immaginazione melodrammatica che, dalla fine del Settecento, attraversa in tutta Europa il teatro e la letteratura di finzione. È dunque sulle scene di Parigi, di Londra e di Milano che inizia il percorso di questo volume, perché è lì che per la prima volta si propongono testi insieme lacrimevoli e spettacolari, adatti a un pubblico largo e non acculturato. Ma è nell’Italia del 1848 che il melodramma della nazione esprime al meglio le sue potenzialità, permeando di sé i discorsi e la comunicazione politica, come le pratiche e i corpi dei patrioti, in un crescendo di pathos e teatralità.
Basandosi su una documentazione inconsueta – romanzi e testi teatrali minori, storie d’Italia narrate al popolo, giornali di moda e di teatro, materiali di propaganda – Carlotta Sorba esplora l’intreccio tra politica e mélo, gettando una luce nuova sugli strumenti espressivi della politica moderna e sulle loro radici storiche.
Carlotta Sorba insegna Storia dell’Ottocento e Storia e teoria culturale
all’Università di Padova, dove dirige il Centro interuniversitario di
storia culturale (CSC). Ha scritto saggi e curato volumi sui rapporti
tra teatro, musica e società nell’Ottocento italiano ed europeo, tema a
cui ha dedicato anche Teatri. L’Italia del melodramma nell’età del Risorgimento (Bologna 2001).
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